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Percorso 2 - Paese che vai,pentola che trovi

Piccoli tesori nascosti

I servizi educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia ci hanno raccontato...

fig.1 Pescarzo di Capodiponte (BS), casetta di tradizione alpina

Il Museo Nazionale Archeologico di Cividate Camuno (BS) ospita la mostra “Di pietra e di legno. Una casa alpina fra età del ferro e romanizzazione” che espone i materiali ritrovati a Pescarzo di Capo di Ponte (BS), nella media Valcamonica, in una casetta in pietra e legno distrutta in antico da un violento incendio, che tuttavia sigillò e conservò come in una straordinaria istantanea tutto ciò che vi era all’interno.

All’interno della casa, in uso tra II e I secolo a.C., sono stati trovati i resti degli abitanti, degli animali domestici, oggetti d’ornamento, attrezzi da lavoro, ceramica, resti alimentari, che hanno restituito uno straordinario spaccato della vita quotidiana del territorio tra tarda età del Ferro e romanizzazione.

La Valcamonica.. nel passaggio tra l'età del ferro e l'epoca romana

fig.2 Pescarzo di Capodiponte (BS), ipotesi ricostruttiva della casetta

fig.3 Pescarzo di Capodiponte (BS), ipotesi ricostruttiva della casetta

Lungo una parete doveva esserci uno scaffale in legno con funzione di vano dispensa, con contenitori da cucina e da mensa che trovano confronti in area centro-alpina. Sono stati recuperati caratteristici boccali, teglie, una pentola ansata con manico in ferro, un paiolo in bronzo. Sono inoltre presenti anche bicchieri e coppette in ceramica fine di tradizione romana, importante spia del processo di romanizzazione avviato nel territorio. Nell’area esterna è stata trovata anche una macina a rotazione.

L’esame sui resti alimentari ha offerto informazioni preziose sulla dieta dei suoi abitanti: sono attestati l’orzo e il farro, che dovevano costituire ingredienti fondamentali di un’alimentazione a base di cereali e legumi. Non doveva mancare la frutta, variabile a seconda delle stagioni, testimoniata da resti di nocciòlo. Dato interessante è la presenza di gusci di noce, perché tra i più antichi ritrovamenti in Italia. In questo caso la presenza è indizio dell’acquisizione di nuove abitudini alimentari introdotte con la romanizzazione.

 

Le strutture della casetta di Pescarzo di Capo di Ponte sono conservate e musealizzate in situ dal luglio 2014.

Per informazioni rivolgersi all'Agenzia Turistico Culturale di Capo di Ponte (BS) o alla ProLoco

fig.4 Pescarzo di Capodiponte (BS), ipotesi di ricostruzione dello scaffale in legno

fig.5 Pescarzo di Capodiponte (BS), disegni ricostruttivi di boccali di tradizione alpina

Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Il Museo Archeologico Nazionale di Mantova conserva numerosi reperti legati al cibo, non solo di epoca romana.

In passato ha realizzato la mostra  Cibo, vita e cultura nella collezione del Museo Archeologico Nazionale di Mantova

 

Tra gli oggetti più caratteristici, una piccola caldaia in bronzo con coperchio databile tra III e II sec. a.C.

 

 

 

Al Museo Nazionale di Mantova è in programma per la primavera 2015 una mostra sul cibo e l'alimentazione nel mondo antico. Per informazioni  sito http://www.museoarcheologicomantova.beniculturali.it/index.php?it/1/home

 

fig.6 Museo Archeologico Nazionale di Mantova, Caldaia in bronzo da Castiglione delle Stiviere, III-II a.C.

Antiquarium Alda-Levi di Milano

fig.7 Antiquarium e Parco archeologico Alda Levi di Milano, via De Amicis, 17

A.s. 2012/13: le nostre classi prime si sono recate più volte presso la sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia.

Il progetto Archeologia, Mestieri e Territorio, prevedeva anche l'esplorazione della città romana di Milano.

Siamo stati all'Antiquarium Alda Levi, in via De Amicis e abbiamo scoperto il Parco archeologico di Milano, nascosato dietro all'Antiquarium .....

 

All'interno dell'Antiquarium di Milano, sono conservati alcuni reperti legati al cibo

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