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Percorso 3 - Il pavimento non spazzato

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Questa citazione è di Plinio il vecchio, nel suo “NATURALIS HISTORIA” (opera a carattere enciclopedico sui fenomeni naturali), libro XXXVI tratta della mineralogia e anche della lavorazione dei metalli e delle pietre. Nella storia dell'arte antica (architettura, pittura e scultura) e anche di mosaici (par. 184). 

I pavimenti hanno origine presso i Greci, inizialmente sono elaborati secondo il modo dell’arte pittorica, fin quando sono stati soppiantati da quelli fatti in pietra. In questo genere fu celeberrimo Sosos, che a  Pergamo fece quello che chiamano asaroton oecon, perché fece con piccoli tasselli tinti di vari colori i residui della cena che solevano essere spazzati via, come se fossero stati lasciati lì dove beve una bellissima colomba con l’ombra del capo riflessa nell’acqua; le altre prendono il sole e si grattano sul bordo di un cantaro.

“Pavimenta originem apud Graecos habent elaborata arte picturae ratione,

donec lithostrota expulere eam. celeberrimus fuit in hoc genere Sosus,

qui Pergami stravit quem vocant asaroton oecon,

quoniam purgamenta cenae in pavimentis quaeque everri solent velut relicta fecerat parvis e tessellis tinctisque in varios colores. mirabilis ibi columba bibens et aquam umbra capitis infuscans; apricantur aliae scabentes sese in canthari labro. "

edizione di Melchiorre Sessa e Pietro Ravani, Venezia 1525, foto di Sailko - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons

fig.1 - Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, ed. di M.Sessa e P. Ravani, Venezia 1525

fig.2 - Mosaico Asaraton (metà II sec. d. C.) - Foto © Musei Vaticani

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