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Il mosaico dei piccoli

Percorso 3 - Il pavimento non spazzato

Quest’anno abbiamo affrontato lo studio degli antichi romani. Dalle nostre ricerche abbiamo scoperto non solo le loro abitudini alimentari, ma anche il modo in cui mangiavano e questo ci ha lasciati stupiti. 

Noi bambini delle classi quinte abbiamo cercato di rappresentarne proprio uno seguendo  la tecnica musiva come facevano gli antichi romani.

 

All’inizio abbiamo osservato dei mosaici ritrovati nelle case degli antichi romani e osservato gli avanzi lì rappresentati.

 

Poi abbiamo eseguito degli schizzi, dei disegni di cibi che abbiamo poi colorato cercando di essere fedeli alla realtà (per questo ci siamo aiutati con libri, riviste, enciclopedie).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I disegni sono diventati i nostri modelli usati per la realizzazione del nostro grande disegno su pannello.

 

 

Il banchetto

Il banchetto iniziava nel tardo pomeriggio. Sulla porta di casa i convitati, vestiti di un elegante vestis cenatoria, si toglievano i sandali e uno schiavo lavava loro i piedi. Si accomodavano nel triclinium, la stanza adibita alla cena. Prendevano posto su lettini disposti a ferro di cavallo,appoggiandosi sul fianco sinistro in modo che la mano destra fosse libera per mangiare.

Al centro del triclinium c’era una tavola quadrata o rotonda, la mensa, priva di tovaglia, che era di marmo o, nelle case più ricche, di legno pregiato o di avorio: su di essa erano appoggiate le vivande, il vino, le saliere, l’ampolla dell’aceto. A parte una specie di cucchiaio, il cochlear, per i cibi liquidi, e alcuni tipi di coltelli, non esistevano le posate e il cibo lo si portava direttamente alla bocca con le mani. Ecco perché i servitori offrivano spesso agli ospiti dell’acqua profumata per lavarsi le mani. ( da itinerari Cetem)

 

 

 

 

Ma adesso arriva l’aspetto più strabiliante perché essi non si curavano degli avanzi che venivano gettati per terra con noncuranza. Per ovviare al fatto che il pavimento potesse risultare poco bello con tutti quegli scarti gettati a terra, i romani avevano escogitato un’idea veramente bizzarra: creare dei pavimenti a mosaico con rappresentati gli avanzi di cibi.

Il pavimento non spazzato

Il nostro mosaico

Quindi, con molta pazienza, una dopo l’altro, abbiamo iniziato a fissare  i nostri piccoli tasselli …. come formichine abbiamo lavorato giorno dopo giorno con perizia, precisione e grande impegno, cercando di rispettare la giusta distanza tra le fughe, l’ordine di una griglia immaginaria e dando l’immagine dei chiari scuri con i colori proprio come facevano i romani …. fino a quando il nostro pavimento ha iniziato a prendere forma, sempre di più, lasciandoci senza parole per la sua meraviglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ammirate il nostro pavimento non spazzato.

 

      I bambini di quinta della Muzio

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