Un progetto di didattica interculturale che parla del presente e del passato, del proprio vissuto, di paesi vicini e lontani... di come il cibo e la cultura si fondono in una Storia che sono tante storie, come noi siamo tante persone...
Gli antefatti
Il nostro progetto prende avvio dalla collaborazione tra la scuola e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, con un progetto pilota, avviato nell'a.s. 2012-13, su Il mestiere dell'archeologo con focus e laboratori che riguardano, tra le altre cose,
Il cibo presso i Romani e il pavimento non spazzato e la catalogazione, il rilievo e il restauro di recipienti ad uso alimentare (Laboratorio Mettiamo insieme i cocci). Ci siamo subito domandati quale potesse essere la connessione, in un conteso interculturale come la scuola, tra passato e presente...
Fin da subito, abbiamo capito che approfondendo le tematiche di Expo il nostro progetto poteva diventare un luogo di incontro delle culture presenti a scuola. Così, quando la Biblioteca Nazionale Braidense ci ha contattati per la sezione didattica del progetto Dalla Terra alla Tavola, abbiamo messo a disposizione i nostri lavori per la sezione didattica del Portale SemiDiCultura...
Il progetto Dalla Terra alla Tavora prevede la realizzazione di incontri culturali che coinvolgano i diversi soggetti promotori, privilegiando il confronto tra gli Istituti culturali e la scuola. Il 14 maggio 2014, presso il Parco Archeologico Alda Levi di Milano, abbiamo organizzato l'evento Le voci del Pane dove le nostre classi hanno presentato un percorso didattico tematico e interdisciplinare sul pane, hanno partecipato al laboratorio della Dedalo-Research, un gruppo di ricerca legato all'Università di Venezia e i ragazzi del Golfo Mistico, l'Orchestra Multietnica della scuola secondaria di primo grado Quintino di Vona di Milano, hanno suonato e presentato il loro Ricettario Multietnico.
Il concorso bandito dall'USR Lombardia è stato per noi l'occasione di mettere insieme questa esperienza così ricca di lavoro con gli studenti e con i colleghi delle diverse discipline, coinvolgendo anche la nostra scuola primaria Muratori Menotti Pio e la scuola italo-tedesca di Wolfsburg nella descrizione della migrazione del cibo attraverso i secoli e i confini.
Ora il progetto è strutturato in quattro grandi capitoli:
Street Food - Paese che vai pentole che trovi - Pavimento non spazzato - Cibi e culture migranti
In ciascun ambito si è lavorato con il metodo autobiografico e la didattica interculturale, coinvolgendo direttamente ciascun alunno come portavoce della propria cultura - alimentare e non - con contributi anche anche da parte delle famiglie in appositi momenti di condivisione e in alcune fasi di preparazione del materiale di approfondimento. La complessità del lavoro, sintetizzata nella mappa del sito, prevede la compilazione in itinere da parte di una redazione appositamente formata a scuola, durante lezioni di informatica.
La formazione dei docenti
Il progetto ha previsto anche diversi momenti di formazione dei docenti:
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incontri e uscite didattiche guidate con con le archeologhe della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
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corso di formazione sull'uso della LIM, costruzione di percorsi multimediali, progettazione di un sito web (a cui hanno partecipato 15 docenti dell'Istituto, indipendentemente dal loro contributo al progetto, e che è sfociato nella realizzazione di un sito interdisciplinare sul PANE che raccoglieva i lavori di molte classi, a cura dell'associazione Verdeacqua società cooperativa sociale ONLUS
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partecipazione di due docenti al Corso di formazione per insegnanti sulla Storia, i Linguaggi e le Tecniche del Cinema e dell’Audiovisivo. Il tema: Expo: cibo, società e territorio; girare un’intervista. Organizzato da ABC Cinema e Scuola Civica del CInema presso il MIC, Milano.
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Le docenti promotrici del progetto hanno seguito per diversi anni il corso di formazione organizzato dalla Pinacoteca di Brera legato al progetto “A Brera anch’io”, acquisendo le basi per una didattica interculturale del patrimonio culturale e il metodo autobiografico.